
Nel novembre del 1934 una delibera del podestà di Casina approva il progetto per l’istituzione del “Bosco del Littorio Arnaldo e Sandro Mussolini”, nei prati attorno all’erigenda Chiesa Parrocchiale.
In quegli anni comincia la piantumazione, ad opera della gioventù fascista, nella collina brulla e rocciosa, del pino nero (pinus nigra), specie pioniera, in grado di vivere su suoli poveri e difficili e di modificare le caratteristiche del terreno rendendolo fertile e dissodato.
Nel 1943, con la caduta del fascismo, diventa Bosco delle Rimembranze e successivamente, semplicemente, Pineta.
Negli anni le conifere crescono molto fitte, con tronco sottile e molto alte, alla ricerca della luce e il Parco si arricchisce con nuove piantumazioni, solitamente realizzate dai bambini delle scuole in occasione delle feste degli alberi. Vengono messe a dimora soprattutto altre conifere quali abete rosso (picea abies), abete bianco (abies alba) e cedro del Libano (cedrus libani).
A partire dagli anni Sessanta il bosco è rigoglioso e diventa il luogo di aggregazione preferito dai casinesi, così fino agli anni novanta, quando un progressivo abbandono pone gli spazi in balia del vandalismo.
Del 1993 è la costruzione del bocciodromo, un’ampia tettoia in legno, accanto al chiosco in muratura, costruito diversi decenni prima. Resterà utilizzato per lo scopo originario solo per pochi anni, per poi essere abbandonato e chiuso.
Un primo progetto di riqualificazione a fine anni 90 viene solo in parte realizzato. Resta però l’abbandono del luogo.
Dopo vari tentativi di ridare vita al parco, ad opera di Pro Loco e gruppi di giovani, dopo l’estate del 2013, l’associazione culturale Effetto Notte lancia il progetto di recupero e riqualificazione del Parco, coinvolgendo scuole, volontari e l’amministrazione comunale.
Successivi ampi lavori rendono di nuovo fruibile il chiosco, trasformano il bocciodromo in luogo di eventi, e riportano nel successivo estate 2014 vita, attività e sana aggregazione nel parco. Da allora gli spazi del chiosco e bocciodromo sono in concessione all’associazione Effetto Notte che qui svolge la maggior parte della sua attività e che ospita anche iniziative di altre organizzazioni del territorio.
Dal 2016 Effetto Notte ha anche in gestione, a seguito di rinnovo di convenzione con il Comune, la manutenzione del verde del parco e partecipa ai progetti di sviluppo del patrimonio verde realizzati dal Comune in collaborazione enti sovracomunali. La vegetazione di conifere sta gradualmente lasciando spazio a specie autoctone cresciute spontanee o piantumate.
I lavori di miglioramento del Parco si fanno ancora più intensi negli anni 2018 e 2019 a seguito dell’impiego nelle attività di alcuni ragazzi richiedenti asilo, Kofi e Emmanuel, provenienti dal Ghana, in accordo con la Cooperativa L’Ovile che ne cura l’accoglienza. Il Parco diventa sede estiva del Pineta Camp, i campi estivi dei bambini.
È del 2019 la realizzazione di un nuovo logo del Parco e l’installazione di pannelli informativi realizzati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Carpineti e Casina. Nel 2020 il primo bando Land Art inizia a ipotizzare il parco come museo di opere d’arte a cielo aperto.
Negli ultimi anni sono proseguiti gradualmente gli investimenti da parte dell’Associazione e del Comune per migliorare la fruibilità degli spazi – dotandoli anche di nuovi arredi e attrezzature – arricchendo la vegetazione, favorendo la biodiversità e caratterizzando nuove aree.