
#2. Bar-ozzi
Il Ristoro di Matilde, nome del chiosco della Pineta che in realtà non ha mai sfondato, ha iniziato a diventare il Bar-ozzi una mattina della seconda metà di agosto 2021.
Quella mattina decidemmo, anzi decisi perché tutto successe molto in fretta – io ero in partenza per una breve vacanza – di chiudere i rapporti con i precedenti gestori del chiosco: l’avevano combinata troppo grossa (ne parleremo in un’altra storia…). In piena estate la prospettiva era di avere il chiosco chiuso per tutte le settimane successive.
Giovanni quella mattina era come al solito in Pineta, a pulire diligentemente e innaffiare le piante. Un breve scambio di battute su cosa era successo e una proposta buttata lì, quasi per scherzo “Giova, lo vuoi gestire tu il chiosco?”.
Nelle ore successive uno dei ragazzi riconsegnò le chiavi proprio a Barozzi (io ero, come detto, via) e da quel giorno a lui rimasero.
Nacque così la gestione del chiosco da parte di Giovanni Barozzi.
Una mattina d’autunno, quando i mitici spritz estivi erano pronti a lasciare il posto al gustoso vin brulé (“con ingrediente arcaico”) comparvero nel Parco un paio di cartelli scritti a pennarello da autore misterioso (che non era Giovanni, visto la sua spontanea sorpresa) con una freccia a indicare il chiosco e la scritta “BAR-OZZI”. L’evoluzione si era compiuta.